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Malattie fungine dei tappeti erbosi


Riporto di seguito una pubblicazione del Dott. Ingegnoli:

Con l’alternanza di caldo e piogge di questi periodi siamo in presenza delle condizioni ideali per lo sviluppo delle malattie del tappeto erboso più rognose, una di queste è causato dall’agente fungino Rhizoctonia Solani.

Questo fungo sverna sotto forma di sclerozio e con l’alzarsi delle temperatura già dalla primavera inizia ad aumentare la sua minaccia al tappeto erboso. L’aumento combinato delle temperature sia
massime che minime (minime superiori ai 20°C) che la malattie prende piede formando dei cerchi di 20 -30 cm di diametro, interessando dapprima il colletto per poi salire ad aggredire le foglie. Questi cerchi sono marroni e tendono a formare una specie di alone perimetrali detto “Smoke rings” e in generale la macchia ha un aspetto marcescente. Se si osservano gli apparati radicali si presentano fortemente imbruniti. Difficile notare questa sintomatologia quando il tappeto erboso è tagliato alto e di conseguenza la forma circolare appare meno evidente. Come dicevano sono le
temperatura alte notturne l’elemento scatenate insieme ad eccessi idrici e terreni con scarso drenaggio e non ultimo gli eccessi di apporti azotati. Infatti nel periodo pre-estivo è sempre consigliabile ridurre gli apporti azotati per evitare maggiore suscettibilità alle malattie estive che tra l’altro sono le più virulente ed essendo di natura litica e non c’è possibilità di ripresa degli organi seriamente infettati.

Le essenze più sensibili sono in particolare la Festuca arundinacea, nonostante la presenza sul mercato di varietà migliorate che offrono maggiore tolleranza e di conseguenza riducono i danni o limita in tempi brevi la diffusione della malattie sviluppando dei sistemi di autodifesa. Poi si ricorda che sono pure sensibile la Zoysia japonica, poa pratensis (in modo minore) e Lolium perenne.

Tutte le operazioni che riducono la temperatura del sistema pianta/terreno sono ottimali per prevenire efficacemente la malattia così come una bilanciata nutrizione azoto potassica e non per ultimo
aumentare i drenaggi verticali per evitare eccessiva ritenzione idrica grazie ad apporti di sabbie silice in bucatura/carotatura , inoltre  si ricorda di ridurre lo strato di feltro durante l’anno e tenerlo non oltre i 4 mm. In caso di attacchi di Rhizoctonia Solani alzare il taglio di un centimetro di quello abituale per lasciare “respirare” la pianta e aiutarla a contrastare l’infezione.
Per fortuna che la malattia ci lascia il tempo di agire, a differenza del Pythium blight, ha un decorso lento dunque possiamo agire con raziocinio. La lotta chimica è applicabile utilizzando i formulati
commerciali regolarmente registarti per uso sul tappeto erboso e si ricordano  i prodotti a base di Strobilurine (Pyraclostrobin) o di  Tolclofos metil . Fate attenzione quando impiegate formulati
commerciali a base di questo principio attivo perché sviluppa velocemente una odore sgradevole, che ricorda le fughe di gas che potrebbe crearvi qualche problema in vicinanza di centri abitati.

In fase preventiva ha un azione significativa l’utilizzo di formulati commerciali a base di  propiconazolo con trattamenti mensili a partire da maggio fino a settembre o a base di Tebuconazolo.

Dott. Fabrizio Ingegnoli